C’è un mezzo che la Chiesa cattolica ha scelto per sacralizzare la figura del prete e farlo sembrare un «uomo speciale», deputato a guidare il popolo-gregge: la regola della castità e dell’astinenza sessuale. E c’è un sistema formativo-repressivo, di cui i seminari e i noviziati sono le colonne portanti, costruito per produrre maschi apparentemente «asessuati felici», dediti unicamente a Dio. La realtà, però, rivela uomini affettivamente immaturi e profondamente tormentati, i quali, una volta ordinati sacerdoti, in molti casi vivono con grande sofferenza la scelta di rimanere fedeli alla promessa di castità, oppure conducono una doppia vita non sempre esente...